‘L’Etichetta Risponde’: ISI Produzioni -

di Raffaele Concollato

Lavorare tramite il proprio studio di registrazione può essere uno degli stimoli che portano ad aprire un’etichetta. È successo con Idea Suono e Immagine, che ha creato la propria divisione discografica chiamandola ISI Produzioni. A loro ci siamo rivolti per questo nuovo appuntamento della nostra rubrica.

Indie-Roccia.it: Come e quando e’ nata la vostra etichetta?

ISI Produzioni: Nel 1984

Che metro usate per il reclutamento delle band? Vi siete posti dei limiti sui generi da considerare?

Giro molto per i Festival, sono stato vicepresidente di FIOFA la Federazione dei Festival d’Autore e mi chiamano spesso in giuria, postazione privilegiata per ascoltare le novità conoscere nuovi artisti. Ricevo molte mail tramite il mio sito nel quale semplicemente scrivo che sono interessato ad ascoltare e ricevere materiale demo.

Curate tutti gli aspetti di un artista/band

Sì tutto, dalla composizione del brano al videoclip.

(live/grafica/registrazioni/produzione…)?

Esatto, tutto

Che altre etichette internazionali e nazionali apprezzate?

Stimo tantissimo la Mescal, ha tanto da insegnare a tutti, hanno capacità e coraggio.

Cosa significa essere un’etichetta indipendente ?Che differenza c’e’ tra voi e una major?

Significa semplicemente contare solo su se stessi..purtroppo senza aiuti economici e solo con le proprie risorse, ma in compenso la libertà di fare ciò che si vuole.

Economicamente rientrate dei costi di produzione degli album o dovete puntare sulle esibizioni live?

Tutti e due i casi. Oggi sono legate entrambe, la distribuzione classica è troppo costosa, a livello nazionale è necessario fare investimenti pubblicitari spesso inaccessibili, quindi suonare e vendere il cd durante i live è diventato “vitale”, in compenso tutto ciò ha fatto secondo me una selezione “artistica” naturale, cioè chi sa e può sostenere un concerto live, e ha il carisma necessario, può andare avanti, chi invece è solo un “progetto preconfezionato in studio” ha naturali difficoltà.

Come e’ cambiato il ‘fare il discografico’ da quando avete iniziato?

Prima andavamo a fine progetto in giro per majors proponendolo e chiedendo un sostegno, oggi… si fa da soli, a volte è anche meglio.

Il web vi aiuta o vi ostacola?

È una risorsa meravigliosa, anzi, però è difficile trovare spazio insieme a troppi “artisti myspace”, cioè quelli che giocano a fare le star sul web ma poi in verità non lo sono. La confusione disorienta, quindi la cosa più importante è sempre il live supportato dalle info sui social network.

Come sono i rapporti con i canali ‘tradizionali’ tipo le radio(anche web) o la televisione?

Non esistono salvo rari casi

Riuscite a far ‘passare’ i vostri artisti?

Solo pagando, amara e triste realtà, il music control è padrone di tutto e invito tutti a conoscerne i suoi meccanismi contorti e lobbystici.

Cosa ascoltate quando non lo dovete fare per lavoro?

Tutto, chi fa musica con passione percepisce l’arte dal punk alla lirica, la musica può essere colta o popolare ma è sempre un uragano di emozioni in tutte le occasioni.

Tre uscite da non perdere nei prossimi mesi.

Il cd di Flavia Marrali, cantautrice rock dalla Sicilia, il cd di Luca Janovitz, intelligente estroverso e mai banale, il nuovo cd di Enrico Ruggeri , assolutamente interessante e imprevedibile, sorprenderà tutti (il cd di Ruggeri non è una nostra produzione, ma abbiamo registrato insieme al produttore Saverio Lanza, un autentico genio e outsider, segnaliamo la traccia con Bugo, in stile ..quasi “Progressive”).

http://www.indie-roccia.it/news_look.php?id=6532

 




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