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Pubblichiamo questo bellissimo approfondimento su “LA VOCE” della Prof.ssa Anna Di Gennaro,
Docente di canto presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna, e “vocal coach” di molti artisti di ISI Produzioni.

Lo Staff di ISI

La voce e’ un dono e va curata perche’ noi non siamo nati per cantare. Il canto dunque non e’ una funzione naturale ed e’ per questo che la tecnica deve insegnare alle corde vocali ed al corpo come lavorare.
Questo e’ il primo motivo per cui e’ necessaria la tecnica, il secondo motivo e’ che imparare a cantare significa imparare a respirare e come dico sempre ai miei allievi: non si respira per cantare ma si canta per respirare, bisogna “reimparare” a respirare.
Ritrovare la funzionalita’ respiratoria che e’ quella del neonato; il neonato ha una voce potentissima perche’ usa tutto: il diaframma, i polmoni che vengono riempiti completamente, usa tutto alla massima potenza.
Lavorare su respirazione, estensione e intonazione e’ uguale per tutti i generi di canto e dovrebbe anche essere uguale per tutti insegnare all’allievo che prima di tutto bisogna recitare il testo ( la dizione, l’ortoepia ) che dobbiamo cantare, rilassare tutto il corpo,trovare le risonanze per tutti i registri , basso, medio, alto senza sforzo.
E per avere una facile emissione e’ importante lavorare su ogni singola persona, cercare empaticamente quali sono le sue peculiarita’ caratteriali, come pensa il canto, come usa il suo corpo, per far si’ che l’allievo possa imparare a capire come diventare maestro di se stesso, correggersi e usare la voce facilmente.
Il mio concetto e’ imparare la tecnica del canto come imparare a guidare la macchina, tutto deve avvenire in automatico.
Applico l’uso ripetuto di parole su semitoni, partendo dalla nota bassa a quella acuta,massimo un RE della 4 ottava, e contemporaneamente il Metodo Wilfart, con il quale ho lavorato per 2 anni.
Il metodo trova la sua applicazione in una dimensione di gruppo all’interno di stage di 3-4 giorni, cui partecipano circa una decina di persone.
A turno, uno alla volta, al centro del gruppo, viene chiesto di eseguire il vocalizzo YE-YI-YU-YA, l’esecuzione di questo vocalizzo si accompagna all’assunzione di specifiche posizioni e a esercizi di respirazione.
La respirazione utilizzata e’ quella attraverso la bocca invece che dal naso e lo spiego : il problema della respirazione nasale e’ che le tensioni ancorate nel corpo le impediscono di compiere il percorso di verticalita’ che le e’ caratteristico, essa si blocca al livello dorsale e se non c’e’ la verticalita’ del corpo il suono si impoverisce.
La respirazione boccale, invece, che compie un percorso che passa per l’anteriorita’ del corpo, permette di lavorare meglio e di sbloccare le tensioni.
Va sottolineato inoltre che a livello scientifico e’ dimostrato che l’inspirazione attraverso la bocca determina il massimo grado di apertura della laringe.
Utilizzo poi l’esercizio della “SSS” e l’apnea.
La S prolunga l’espirazione e rinforza i muscoli espiratori, che devono vincere la resistenza dei muscoli inspiratori. Quando l’espirazione e’ terminata, l’allievo rimane in apnea e respira soltanto quando il corpo ne sente il bisogno. L’apnea si puo’ fare a vuoto e a pieno. Durante l’apnea a vuoto i muscoli inspiratori e quelli della colonna vertebrale si allungano, provoca una necessita’ di bisogno d’aria da parte del sistema nervoso che regola l’attivita’ l’attivita’ respiratoria.
Ne consegue un ampliamento della cavita’ toracica piu’ ampia verso il basso.
L’apnea a pieno,invece, provoca una caduta delle difese muscolari costruite dalla persona, di conseguenza si ha una inspirazione piu’ grande e un rilassamento di tutto l’organismo. In sintesi l’apnea a pieno e’ come una radiografia, un fermo immagine, un modo di guardare attraverso il corpo, mette in evidenza le tensioni.L’applicazione delle due apnee e il vocalizzo YE-YI-YU-YA potenzia le note gravi che potenziano le note acute e la respirazione da toracica diventa addominale,la colonna vertebrale si allunga, il corpo in posizione di disequilibrio si equilibria, si rinforzano i muscoli inspiratorei ed espiratori, si tolgono le cattive abitudini posturali e vocali.
Questo lavoro dura nel tempo e si avranno notevoli miglioramenti, anche dopo un periodo di interruzione.
Gli esercizi si eseguono anche a casa quando lo desideriamo e apportano grandi benefici sulla voce.
Provare per credere!

per contatti:  anna_digennaro@libero.it

Anna Di Gennaro , mezzosoprano fiorentino, si è diplomata presso il Conservatorio ‘’ L. Cherubini ‘’
di Firenze sotto la guida del soprano Renata Ongaro ; ha frequentato contemporaneamente il corso
quadriennale di musica vocale da camera con il soprano Liliana Poli.
Dopo il diploma si è perfezionata all’ Accademia di Osimo con il M° Ettore Campogalliani ed il
M° Tonini della Scala di Milano, specializzandosi nel repertorio verista sotto la guida del soprano Magda
Olivero e del baritono Gino Bechi.
E’ stata fiinalista al concorso ‘’ Tito Schipa ‘’ di Lecce cui ha fatto seguito una intensa attività
concertistica in varie città italiane.
Ha debuttato a Barga al Festival ‘’ Opera Barga ‘’ con tre opere verdiane : Traviata, Trovatore e Aida.
Ha lavorato intensamente con il trio ‘’ Trio Ensemble Cameristico Italiano ‘’ col quale ha inciso il disco
700 e contemporanei d’ insieme.
Ha sostenuto più volte i ruoli di Santuzza e Lola nella Cavalleria Rusticana di Mascagni ; è stata
l’ ancella nella Turandot di Puccini all’ Arena di Verona ; nella Scuffiara di Paisiello a ricoperto il ruolo
di Ninetta al Teatro Sforsesco di Bari nell’ ambito della stagione estiva del Petruzzelli, cui a fatto seguito
una tournèe in Abruzzo. Al Metastasio di Prato ha debuttato in un Ballo in maschera di Verdi nel ruolo
di Ulrica, mentre nella stagione lirica 1999 del Teatro Verdi di Salerno ha sostenuto il ruolo di Flora
nella Traviata ; nella medesima stagione ha cantato in un recital a fianco del soprano Maria Dragoni .
Nel luglio 2004 sarà impegnata, a Firenze, nel ruolo di Zita nel Gianni Schicchi di Puccini , che vedrà
come protagonista Ronaldo Panerai.
Ha al suo attivo una lunga attività operistica e concertistica all’ estero, soprattutto in Francia e Germania.
Ha coperto la cattedra di canto per quattro anni al Conservatorio ‘’ G.Da Venosa ‘’ di Potenza
ed ha insegnato per cinque anni alla Scuola Comunale ‘’ T.Mabellini ‘’ di Pistoia.
Attualmente è docente di canto presso il Conservatorio di Bologna.

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