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Il mondo è cambiato, la musica è cambiata…
E’ ormai sotto gli occhi di tutti che le case discografiche non investono più sui nuovi talenti (se non su chi provenga da talent show e programmi tv)..
Questo perchè i dischi non si vendono più.
Il download illegale ha infatti superato del 90% quello legale (dati IFPI 2010).
Non per questo però ‘la musica è in crisi’, anzi.. mai come adesso è sempre più in mano agli artisti.
I cambiamenti dovuti all’avvento dei formati digitali (Ipod, Mp3, Youtube) e il conseguente crollo del cd tradizionale (-82% negli ultimi dieci anni), hanno portato prima di tutto ad un cambiamento radicale nell’industria discografica.
Esistono molti più strumenti oggi per iniziare una carriera professionale senza dover per forza aspettare che “qualcuno” si accorga di noi e decida di produrci.
Ma la prima cosa da fare è cambiare atteggiamento, non rimanere più ancorati a vecchi schemi.
Come?
Prima di tutto è necessario rivedere il concetto di “successo”.
In che modo?
Dandogli un valore più realistico.
Deve essere trasformato in desiderio di essere ascoltati, conosciuti e stimati dal pubblico, facendo  in modo che la  passione per la musica, diventi un vero e proprio lavoro.
In secondo luogo bisognerebbe rivedere la figura dell’artista, considerandola nè più e nè meno un mestiere come tutti gli altri.
Molti anni fa la casa discografica selezionava i talenti, li coltivava, li contrattualizzava, si faceva carico di ogni spesa. 
Questo perchè in cambio riceveva tutti i proventi derivanti dalle vendite dei dischi.
Ciò ha portato nel tempo ad aspettarsi che ci sia “qualcuno” al quale affidare la nostra vita artistica.
“Qualcuno” che nel caso accettasse il nostro lavoro sarebbe pronto a farci un contratto e renderci famosi..
La conseguenza?
Si è creata una mentalità di assistenzialismo garantito, con l’unico obiettivo di arrivare al famoso ‘contratto’.
La crisi discografica  ha riportato tutti con i piedi per terra.
Oggi fare musica è ancora possibile.
Esistono realtà, ovvero solisti e band, che anche non passando mille volte in radio hanno un loro pubblico, e riescono a viverne.
Perché, ripeto, la musica è diventata il loro lavoro.
Sono gli artisti che vivono con i live e con i dischi venduti ai loro concerti, per esempio.
Qual è quindi l’atteggiamento giusto per farlo?
Quello di considerarlo un mestiere ed affrontarlo con impegno, come qualsiasi altro:
Una persona comune lavora dalle 8 alle 10 ore al giorno.
La stessa cosa dovrebbe fare un cantante.
Molti artisti noti lavorano tantissimo, studiano, si perfezionano in maniera maniacale.
Ancora di più dovrebbe fare chi vuole farsi conoscere.
I passi da seguire sono inizialmente due:
1- Concentrarsi sulla musica
cercare di migliorare, ascoltarsi il più oggettivamente possibile, studiare, e crearsi un proprio stile, possibilmente diverso da tutti gli altri. Guardarsi intorno, quindi, ma senza copiare nessuno.
2- Farsi conoscere.
 In Italia esistono più di 1000 locali dove ci si può esibire dal vivo.
E non c’è palestra migliore, per avere un riscontro su se stessi. 
date un occhiata in questo link:  http://www.italymedia.it/italymusik/locali/
Chiamateli, proponetevi attraverso un cd. E portatene un po’ di copie anche alle vostre serate live.
Molti di questi locali pagano poco e non c’è predisposizione ad ascoltare musica inedita….ma i famosi ‘pesci in faccia’ fanno parte del pacchetto del vostro progetto.
E’ inutile lamentarsi, andate avanti con costanza.
Progettate uno spettacolo che unisca cover (che ben predispongono il pubblico) a qualche vostro inedito.
Fatevi conoscere da più persone possibile.
E soprattutto, all’inizio non temete di investire.
Qualsiasi professione richiede un investimento iniziale, anni di gavetta e spese da affrontare.
Anche per fare il medico, l’avvocato o il farmacista servono anni di studio e di sacrificio economico.
È una scelta che fate per il vostro obiettivo.
Poi presentatevi alle radio, inviando i vostri brani.
E’ chiaro che è difficile farvi ascoltare senza una casa discografica alle spalle.
Ma un promoter, per esempio, potrebbe aiutarvi.
Si tratta di una figura professionale che propone, per voi, la vostra musica alle radio.
Noi di ISI abbiamo le nostre persone di fiducia, ne troverete altri anche sul web, ma scegliete con attenzione…
Infine, serve un buon videoclip che può aiutarvi tantissimo.
Oggi la musica viene ascoltata in gran parte su Youtube, e poi condivisa sui social network.
Anche una pagina ufficiale su Facebook e un sito vi può far conoscere sempre più e aiutarvi a trovare collaborazioni.
Poi iscrivetevi a festival musicali.
Ce ne sono molto importanti e meno, ma ognuno di essi dona esperienza e spesso opportunità molto interessanti.
Ci sono anche i digital music store, e in assoluta autonomia potete pubblicizzare e addirittura vendere online la vostra musica.
Quindi… la strada è difficile, ma non impossibile, come si diceva in un famoso film SI -PUO’ FARE!
Lo Staff di ISI

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