..Un disco nel cassetto…mai pubblicato,
ritrovo il master su bobina Ampex 456 ad 1/4 di pollice e…
ringrazio il cielo che nella chiusura del vecchio studio non ho dato via il registratore
con il quale  30 anni fa realizzavo i master.
Lo accendo, pulisco le testine..un vecchio rito, per adesso tutto bene..
prendo in mano le bobine e un po’ mi tremano le mani..
sono nastri senza flangia, basta una mossa falsa e mi trovo due o tre chilometri di nastro che invade la stanza.. non sono più abituato.
Premo il tasto play e …
magia… riascolto NEBBIE… che bella! Tutte quelle chitarre acustiche..
Wow i preset del Roland D50.. ma perchè l’ho venduto!!?.. poi mi sorprendo… e penso.. :
ma il fruscio dov’è?
Registrammo sul 24 piste ma non avevo all’epoca nè il Dolby e nè automazione..
ma allora perché siamo passati al digitale? Il suono del nastro analogico non è male anzi..
c’è quella leggera distorsione armonica che oggi.. si fa con un plug in, come si chiama?
ahhh.. Tape Simulator… ah ah.. che follia.. mi sa che ci stanno pretendendo in giro con tutti questi computer..
Certo si tratta di un disco di qualche annnetto  fa.. i suoni… i gusti sono diversi, non sono proprio quelli di oggi, ma le melodie caspita sono bellissime… i testi intensi..
Basta! Adesso chiamo Pietro Granillo, io questo disco lo devo pubblicare, perché non l’ho fatto prima?
Ma Pietro è andato a vivere in Cile!! Mannaggia devo aspettare almeno questo pomeriggio, ci sono 6-7 ore di fuso orario, adesso dormirà di sicuro… meno male che c’è Skype!

“….Ciao Pietro sono Mario, domani re-masterizzo il tuo nuovo disco, si chiamerà
QUELLO CHE DICE IL CUORE!!
e sai che ti dico? Inizia già a scrivere il prossimo! “
Grazie Pietro! Forse sono… un pelino in ritardo per dirtelo… ma la tua musica è BELLISSIMA!“
Mario