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Uno dei motivi perchè cerchiamo di attirare l’attenzione su un’artista come Francesca Breschi,
è perchè non solo è una brava cantante, che potrebbe anche essere un fatto scontato,
ma perchè siamo stati attirati dalla sua ricerca sonora,
dal modo in cui usa scale musicali assolutamente
sconosciute alla miriade di insignificanti cantanti pop.
Francesca canta brani che solo Demetrio Stratos riusciva a fare negli anni 70,
e scrive canzoni apparentemente “contro corrente”, ma autentiche opere d’arte.
Il fatto è che ormai siamo adulterati dal suono radiofonico imposto dai soliti discografici da hit parade
o da dj che conoscono solo il quattro quarti, ma quando si ascolta un’artista come Francesca
bisogna fermarsi, sedersi un attimo e ascoltare come ad un concerto, con attenzione e rispetto.
Noi vi proponiamo l’ascolto di 4 brani tratti da due diversi album,
CUNDU LUNA VINI
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Fra gli autori ci sono Nicola Piovani, Vincenzo Cerami, Lina Wertmuller, Nino Rota,
Alessandro Fo, Stefano Caprioli, Davide Riondino, Giovanna Marini e tanti altri,
solo questa lista di nomi parla da sè…

Canzone arrabbiata

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Verrà dal mare

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CANTI MOLESTI
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Canti Molesti, è una produzione interamente di Francesca, un cd intenso e a tratti sperimentale
nel quale libera la voce in tutta la sua intensità.
In questo disco si sente la notevole preparazione musicale sul canto,
non a caso sono numerosi i seminari in cui insegna, ma l’energia qui è più forte,
quindi un’artista che si evolve e trova il coraggio di interpretare
brani difficili e non per tutti i palati.
Vi consigliamo l’ascolto di questi due brani bellissimi:

Cometa Rossa

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Luglio, Agosto, Settembre (nero)

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per contatti: info@francescabreschi.it

ed ecco la sua storia artistica:
Francesca Breschi
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Nata a Firenze
Proveniente da studi di pianoforte classico, si perfeziona nel canto col M° Pezzetti di Perugia.
Componente dal 1990 del Quartetto Vocale di Giovanna Marini
(produzione del Théâtre de Vidy – Lausanne) della quale è anche assistente per le musiche di scena
per spettacoli teatrali dal 1995 fino ad oggi (per Elio de Capitani, Giancarlo Cobelli,
Patrice Kerbrat/Giulio Bosetti, Hans Günther Heyme, Franz Marijnen).
Nel 2000, sempre col Quartetto, ha partecipato allo spettacolo
“I TIGI – Canto per Ustica” di e con Marco Paolini.
Dal 1978 ha svolto la sua attività artistica in maniera eclettica,
ricercando e cimentandosi in diverse forme musicali: dalla musica di tradizione orale italiana
(della quale tiene seminari in Italia e all’estero così come seminari di tecnica per professionisti dello spettacolo),
al teatro-musica (socia della Coop. Pupi & Fresedde Teatro dal 1981 al 1986),
in Spagna dalla composizione di musica elettronica per video-arte
(per Antoni Muntadas, Raul Rodriguez, Josè Antonio Hergueta ed altri)
alla musica flamenca; passando attraverso una lunga colaborazione
col compositore Nicola Piovani (“La canzone del Maldiluna” in “Kaos” dei F.lli Taviani;
“La cantata del Fiore”; “La cantata del Buffo”; “Signor Novecento”; “Canti di Scena”)
a quella con David Riondino (“Paesaggi dopo la battaglia” ,
il cd “Temporale”e nel l’estate 2005 con “Pia de’ Tolomei”)
col quale ha creato nel 1992 lo spettacolo “Cundu luna Vini”,
che dà il titolo all’ omonimo cd, fino ad arrivare all’esecuzione di
musica medievale del XIII e XIV secolo prevalentemente col Micrologus Ensemble di Assisi.
Ha fondato l’associazione Ars Vocis con la quale tiene corsi e seminari
all’estero e in Italia (nel 2003/2004 è stata ospitata da Teatridithalia/Teatro dell’ Elfo di Milano).
Collabora saltuariamente con l’Harmonia Ensemble
(Orio Odori , Alessandra Garosi, Damiano Puliti, Paolo Corsi ).
Insieme a Orio Odori musica due liriche di Roberto Roversi per lo spettacolo
“Arcangeli/Morandi. Parole, dolore, silenzio” dello stesso Roversi .
Con una’altra formazione con strumenti elettrici sta presentando in concerto
il suo ultimo lavoro Canti Molesti , progetto creato in collaborazione con Adolfo Broegg,
dove integra il materiale già presente sul cd omonimo
(“Canti Molesti” ed Nota /Materiali Sonori) con un personalissimo studio
sul “Combattimento di Tancredi e Clorinda” di T. Tasso , lavoro presentato come “Progetto Speciale”
per Fabbrica Europa/Stazione Leopolda 2004.
A Maggio 2006 è nella produzione del Teatro dell’Elfo
“Riva Abbandonata/Materiale per Medea/ Paesaggio con Argonauti” di Heiner Müller
per la regia di Elio e Capitani, come attrice/cantante e responsabile musicale.
A Luglio 2006 è invitata dall’attore Marco Paolini e dal violoncellista Mario Brunello,
insieme ai musicisti Giovanni Sollima e Paolo Fresu a partecipare al festival
“I Suoni delle Dolomiti” e sempre nello stesso mese dirige una sua partitura
per voci cantanti/recitanti scritta per la “Preghiera Ecumenica
per la Salvezza dell’Arte e della Cultura” di Emilio Isgrò.
A maggio 2007 è ospite col suo spettacolo Combat
(Canti Molesti/Il Combattimento di Tancredi e Clorinda) al Teatro dell’Elfo,
col quale continua la propria collaborazione anche in altri spettacoli
di produzione di Teatridithalia e ad agosto 2007 è al Festival “I Suoni delle Dolomiti”
col suo nuovo concerto “NomadÍa: tra monti d’Oriente ed Occidente”
con i musicisti Damiano Puliti al violoncello e Mauro Fabbrucci al violino.
E’ impegnata nella preparazione del nuovo progetto “Anghelos” (titolo provvisorio)
con il musicista Stefano Bassanese, compositore veneziano esperto di musica elettronica.




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Commenti

Questo articolo è stato inserito il sabato, aprile 12th, 2008 alle 10:20 nella categoria Gli Artisti amici di ISI.
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2 Commenti

  1. BhoemianO RapsodianO on dicembre 6, 2007 11:06

    Voce da far RESUSCITARE i MORTI!!!
    A me piace COMETA ROSSA.
    Veramente Veramente SPECIALE!!!.
    COMPLIMENTONI!!!!
    Ciao BELLA!!

  2. nicola on dicembre 9, 2007 15:26

    Pur collaborando attivamente ad ISI, non avevo ancora colpevolmente ascoltato i brani cantati da Francesca.
    Pura e semplice emozione, pelle d’oca e occhi lucidi. Speranza e forza.
    Tutto si fonde in questa voce e nella scelta dei brani che in chi, come me, è vicino al Dantesco “mezzo del cammin di nostra vita”, non può non suscitare un brivido intenso.
    Da “Film d’amore e d’anarchia” allo spettacolare percorso artistico degli Area, questo piccolo spaccato della tua opera mostra una capacità interpretativa ed un gusto raro, nel ripresentare un repertorio, che anche se viene da lontano, evidentemente ancora non ha esaurito le cose da dire e che forse non finirà mai di emozionare anche le generazioni future.
    Anche questo è il senso di ISI e degli artisti che fanno parte a vario titolo della nostra piccola famiglia.

    Grazie Francesca.

    Nicola

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